Dl Semplificazioni alla Camera, via libera di Montecitorio. I sì sono stati 214, 149 i no.
ROMA – Dl Semplificazioni alla Camera. Dopo il via libera del Senato, c’è stato il sì anche di Montecitorio con 214 voti favorevoli, 4 astenuti e 149 contrari.
Ancora una volta la maggioranza spaccata con il M5s che non è stato unito in Aula. In 4 non si sono espressi mentre erano 45 gli assenti che, ufficialmente, non hanno preso parte perché essere in missione. In realtà, scrive Fanpage, quelli realmente assenti per impegni politici erano in 31.
Patuanelli: “Dobbiamo rafforzare il 4.0”
Nel giorno del via libera del dl Semplificazioni, il ministro Patuanelli in audizione alla commissione Trasporti della Camera si è soffermato sul Recovery Fund.
“Con questi fondi l’Italia per la prima volta da contributore netto diventerà ricettore netto, di poco, ma per la prima volta c’è un’inversione e guardiamo al prossimo triennio – le parole del titolare del Mise riportate dall’Ansa – è chiaro che il pacchetto 4.0 va profondamente rafforzato, sia estendendo e aumentando le aliquote del credito di imposta, sia estendendo e aumento le aliquote del credito di imposta, sia ampliando i margini e soprattutto che non possa essere elemento da rinnovare di anno in anno“.
Patuanelli: “Nessun ritardo da parte dell’Italia”
Patuanelli ha difeso il lavoro del Governo: “I Paesi che intendono avere l’anticipo del 10% del Recovery Fund devono presentare i progetti entro la fine del 2020 e tutti gli altri entro aprile 2021. Lo dico perché si è diffusa la falsa interpretazione di un rallentamento del Governo italiano, che vi sia un ritardo da parte nostra, assolutamente no. Abbiamo lavorato tutti i giorni di agosto per avere un progetto integrato. Per noi si tratta di una grande occasione. Possiamo rafforzare il sistema di impresa. Ma dobbiamo farlo nei tempi che ci sono concessi dal progetto europeo, non possiamo sbagliare le modalità esecutive e la progettualità“.